Settimana Coppi e Bartali 2019, Finetto si gode il successo: “Il percorso era perfetto per me”

Giornata speciale per Mauro Finetto alla Settimana Coppi e Bartali 2019. Il corridore sotto contratto con la Delko Marseille Provence ha infatti conquistato l’ultima tappa della competizione italiana, cogliendo il successo con la maglia della selezione nazionale. Decisiva quest’oggi la sua capacità di scegliere il momento giusto per la sua azione da finisseur, lanciata a poco meno di 5 chilometri dall’arrivo e portata avanti fino allo striscione conclusivo. Un attacco convinto, che non ha lasciato scampo a un plotone composto da una quarantina di unità dopo le fatiche di giornata. Per il classe ’85 si tratta della decima vittoria in carriera, la prima nel 2019.

“Finalmente ho vinto anche in Italia” esordisce un raggiante Mauro Finetto a termine della tappa conclusiva della Settimana Coppi e Bartali vinta sul traguardo di Sassuolo. In gara con la maglia della nazionale italiana, il veronese già nell’intervista del mattino ci aveva anticipato la sua intenzione di giocarsi la vittoria, e così è stato. “Veramente un successo che ci voleva, stamattina avevo detto che stavo bene e il percorso era perfetto per me e avevo immaginato già questa azione. L’avevo provata qualche anno fa quando la Coppi e Bartali presentava lo stesso percorso – ha raccontato ai microfoni di SpazioCiclismo il vincitore – ma per un motivo o per l’altro non mi era mai riuscita. Oggi sulla salita stavo molto bene, ma ho aspettato a metà salita a partire, sono stato nelle prime posizioni e quando è iniziata la discesa ho fatto il mio attacco. Sapevo che se fossi arrivato a fine discesa con 10 secondi per il gruppo sarebbe stata dura riprendermi e ho vinto“.

Per il portacolori della Delko Marseille gli abbracci del Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Davide Cassani e del presidente della Federazione Ciclistica Renato di Rocco rappresentano un’ulteriore iniezione di fiducia in vista delle prossime gare: “L’anno scorso non sono riuscito a vincere, l’ultima volta è stata due anni fa alla Classic Sud Ardèche in Francia. Adesso andiamo in Sicilia e la condizione sta crescendo sempre più, perché mi ero ammalato prima della Parigi Nizza. Questa influenza ha condizionato le prime corse della stagione, ma proprio alla Parigi Nizza con soli cinque giorni di allenamento non ho sofferto tantissimo e ho cercato di far meno fatica possibile in gara, sfruttandola per ricercare la migliore condizione, evitando di forzare e fare fuorigiri. Ho lavorato bene in corsa e mi sono allenato tranquillamente la scorsa settimana, qui ho sentito che la condizione era ottima e sicuramente in Sicilia proverò a ripetermi“.

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